L’Arci del Trentino invita tutti all’in augurazione della mostra di Vera Mercer che si terrà negli soazi espositivi del Teatro di Pergine e al Castello di Pergine sabato 25 ottobre.
Vera Mercer
ξενία
TEATRO COMUNALE DI PERGINE
Spazi espositivi del Teatro Comunale
Dal 25 Ottobre al 10 Novembre 2014
Vera Mercer – Xenia
Inaugurazione Sabato 25 Ottobre ore 18.00
(Presentazione del catalogo / sarà presente l’artista)
Degustazione vini ENOVALSUGANA
Mar-Dom 16.00-19.00 – Sab 10.00-12.00 / 16.00-19.00
Teatro Comunale di Pergine
Piazza Garibaldi 5G – Pergine (TN)
CASTELLO DI PERGINE
Vera Mercer – Particular Portraits (Ed. Distanz)
Presentazione del libro
Sabato 25 ottobre Ore 23.00
L’ ora che non c’ è
Omaggio a Vera Mercer
Sabato 25 Ottobre dalle ore 02.00
Opere in mostra negli spazi del castello
Vera Mercer – Still Life
Vera Mercer / Paolo Dolzan – Photosculptures
La sacralità del cibo e la ritualizzazione del suo consumo, in un tempo passato, appartenevano a tutte le culture. Nel mondo occidentale una delle più antiche rappresentazioni artistiche in questo senso, sono gli affreschi parietali rinvenuti nelle abitazioni dell’antica Grecia, i cosiddetti xenia, che attraverso le immagini di vivande celebravano il rito dell’ospitalità. “Xenia” è appunto, il titolo di questa ampia esposizione delle opere di Vera Mercer. Questa duplice esposizione italiana dell’artista, nella sede di Castel Pergine e presso il nuovo teatro cittadino, nasce soprattutto per esprimere i valori contenuti nell’antico rituale di ospitalità della xenia, nel quale è oggi riposta la volontà di riportare in uso lo scambio ed il confronto artistico in modo trasversale rispetto alle differenti generazioni.
Davanti alle Still Life di Vera Mercer non si può prescindere dagli elementi impiegati nella composizione: spontanea e non casuale, per esempio, la scelta di fotografare il capo mozzato di un toro, oppure un polipo, un galletto, accostati a composizioni floreali, raffinate stoviglie, cristalli e candele. Gli elementi sono quelli tradizionali della natura morta nel suo affacciarsi come filone di genere, a cavallo tra il XVI e il XVII secolo e tali rimangono le allusioni e il simbolismo del hic et nunc, della falsa contrapposizione tra vita e morte, nell’osservazione di forme vitali mutuate dall’immobilità in forme morte, ma non per questo incapaci di rianimare con la loro presenza l’occhio dell’osservatore. Per questo motivo, la convergenza dei caratteri squisitamente estetici della fotografia di Vera Mercer supera i confini oggettivi dello strumento impiegato per materializzare l’idea, e in quest’ottica, dovendo valutare le componenti cromatiche, compositive e soprattutto luministiche, fatico a non collocare il suo lavoro nel campo della pittura, piuttosto che in quello della fotografia. La ricchezza di rimandi, non solo riferibili al repertorio di immagini della tradizione della natura morta, ma anche alle immagini che hanno delineato il percorso di questa artista, sono molteplici.
Per ulteriori info:
www.veramercer.com
