Aprono le iscrizioni
A trent’anni dalla strage di via D’Amelio, continua l’esperienza dei campi della legalità a Corleone: in Trentino entro il 12 giugno possono iscriversi i giovani tra i 16 e i 25 anni
Aprono le iscrizioni per “Estate in campo 2022”. Venticinque giovani trentini ed altoatesini potranno conoscere le cause e le evoluzioni del fenomeno mafioso e vivere un’esperienza di volontariato nei beni confiscati alla mafia a Corleone.
L’iniziativa è promossa a livello regionale da Arci del Trentino, Arciragazzi Bolzano e cooperativa Altrimondi, con il sostegno delle Politiche Giovanili della Provincia Autonoma di Trento e di Bolzano. Le ragazze e i ragazzi trentini tra i 16 e i 25 anni hanno tempo fino al 12 giugno per iscriversi . Prima della partenza i giovani parteciperanno a un percorso di formazione per conoscere la storia della mafia e dell’antimafia siciliana, attraverso laboratori e con l’aiuto del manuale “Appunti di antimafia”, approntato da Arci. Gli incontri saranno il 23 e 30 giugno ed il 9 e 10 luglio.
Il viaggio a Corleone si terrà dal 13 al 22 luglio. Il gruppo sarà a Palermo il 19 luglio, partecipando alla cerimonia in memoria dei trent’anni della strage di via D’Amelio (19 luglio 1992), dove persero la vita il giudice Paolo Borsellino e cinque agenti di scorta, Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina.
Così Andrea La Malfa, presidente Arci del Trentino aps: “per i giovani che partecipano “Estate in campo” è un’occasione per sperimentarsi in azioni concrete contro il potere mafioso. L’obiettivo principale è diffondere una cultura fondata sulla legalità democratica e sulla giustizia sociale, che possa efficacemente contrapporsi alla cultura della violenza, del privilegio e del ricatto”.
I terreni confiscati in Sicilia sono gestiti dalla Cooperativa “Lavoro e non solo”; circa 150 ettari tra Corleone, Monreale e Canicattì che producono tramite metodo biologico legumi, pasta, olio, passata di pomodoro ed uva. I partecipanti alloggeranno a Casa Caponnetto, edificio adibito ad ostello e confiscato nei primi anni del duemila ai fratelli Grizzaffi, nipoti di Salvatore Riina. I partecipanti saranno coinvolti in attività formative, incontri con personalità impegnate nella lotta alla mafia; ma sono previste anche visite alla scoperta del territorio: a Cinisi (Palermo) alla casa di Peppino Impastato, il giornalista e attivista siciliano noto per le sue denunce contro Cosa Nostra, a Portella della Ginestra, luogo della strage del primo maggio 1947, e a Palermo. Al ritorno i giovani che hanno preso parte ai Campi, saranno chiamati a restituire alla cittadinanza la loro esperienza anche tramite apposite iniziative.
“Il trentennale della strage di via D’Amelio assume un valore particolare. Per questo motivo quest’anno abbiamo fatto in modo di essere a Palermo per quella data all’interno di Estate in campo. E’ una data da ricordare per tutelare la memoria del Paese e soprattutto da trasmettere a chi non era ancora nato, come i partecipanti all’iniziativa. – continua La Malfa – Ma la mafia non è qualcosa da studiare solo sui libri di storia: le organizzazioni criminali sono presenti, anche sul nostro territorio come abbiamo visto dalle recenti indagini dell’inchiesta “Perfido”. Per questo abbiamo bisogno di migliorare i nostri anticorpi, la nostra capacità di riconoscere il fenomeno mafioso nelle sue diverse forme. Questo vale per tutti i cittadini e soprattutto per le istituzioni, non solo per i giovani.”
Il percorso può essere riconosciuto dalle scuole superiori come progetto di PCTO. Per informazioni sulla partecipazione è possibile contattare l’Arci del Trentino nella fascia oraria 9:00-12:00, 14-17:00 dal lunedì al venerdì al numero 0461231300 o scrivere una mail a trento@arci.it

