“Chiediamo di garantire che i diritti di proprietà intellettuale, inclusi i brevetti, non ostacolino l’accessibilità e la disponibilità di qualsiasi futuro vaccino o trattamento contro il Covid-19.
Chiediamo altresì per le aziende beneficiarie dei fondi UE/Stati Membri l’introduzione di obblighi legali in materia di trasparenza con particolare attenzione all’uso dei contributi pubblici,
ai costi di produzione, nonché alle clausole di accessibilità attraverso licenze non esclusive”
#noprofitonpandemic
Non si può brevettare il soleFirmiamo su https://noprofitonpandemic.eu/it/Fino al 1955 la poliomielite fu considerata il problema sanitario più pericoloso degli Stati Uniti.
In quell’anno Jonas Salk, professore dell’Università di Pittsburgh, riuscì a trovare un vaccino efficace dopo un lavoro che coinvolse ventimila medici e duecentoventimila volontari.
Durante un’intervista televisiva gli chiesero chi possedesse il brevetto del vaccino: “
La gente, suppongo. Non c’è brevetto. Si può brevettare il sole?”.
Giusto un anno fa in Italia arrivò la pandemia da Covid 19. Iniziammo a renderci conto della pericolosità di un virus sconosciuto. Abbiamo tutti perso molte delle nostre abitudini, molte persone hanno perso il lavoro e tante altre la salute e la vita.
Due milioni e quattrocento mila morti nel mondo, di cui centomila in Italia.
Abbiamo avuto anche una triste risposta alla domanda di Salk, perché settant’anni dopo il sole è stato brevettato.
Nonostante le ingenti risorse pubbliche messe a disposizione per la ricerca dall’Unione Europea e dai singoli Stati, conclusi i trial clinici e approvato il vaccino/farmaco,
questo rimane di proprietà privata delle aziende produttrici che per vent’anni avranno il monopolio del brevetto e potranno trattare con i governi da una posizione di forza.
In questi giorni stiamo assistendo ad un mercato parallelo in cui mentre agli Stati vengono comunicati ritardi nella consegna di vaccini già acquistati, alle Regioni viene proposto su altri canali l’acquisto di dosi vaccinali.
Delle due l’una: o siamo di fronte ad una truffa o ad una speculazione inaccettabile. Negli ultimi mesi si calcola che i manager delle Vax-company abbiano esercitato stock option per quasi 500 milioni di dollari (fonte “Il Sole 24 Ore”, 19/02/2021). Guadagni privati che sono il sintomo evidente di un sistema in cui gli Stati non riescono a far prevalere il bene delle comunità sui profitti di pochi.
Numerosi ricercatori, varie personalità del mondo scientifico e della cultura, insieme a molti movimenti progressisti europei, si sono mobilitati affinché sia garantito l’accesso universale ai vaccini e ai trattamenti e affinché sui brevetti non sia possibile alcuna speculazione a favore di interessi privati ma sia esercitato un controllo pubblico.
E’ stata dunque presentata un’ICE, Iniziativa dei Cittadini Europei, lo strumento istituzionale attraverso il quale è possibile proporre una concreta modifica legislativa alla Commissione Europea.
Una volta raggiunto il milione di firme, la Commissione Europea è obbligata a prendere un’iniziativa in materia, auspicabilmente nella direzione prospettata dai cittadini. Per raggiungere questo obiettivo è necessario costruire la più ampia convergenza possibile tra tutti coloro, realtà collettive e singoli, che ritengono fondamentale la tutela del diritto alla salute come parte integrante dei diritti umani universali.Oggi 20 febbraio è il click day, una giornata dedicata alla sensibilizzazione delle cittadine e dei cittadini alla firma. E’ possibile firmare la petizione al link: www.noprofitonpandemic.eu/it .
Chiediamo di garantire che i diritti di proprietà intellettuale, inclusi i brevetti, non ostacolino l’accessibilità e la disponibilità di qualsiasi futuro vaccino o trattamento contro il Covid-19.
Chiediamo altresì per le aziende beneficiarie dei fondi UE/Stati Membri l’introduzione di obblighi legali in materia di trasparenza con particolare attenzione all’uso dei contributi pubblici, ai costi di produzione, nonché alle clausole di accessibilità attraverso licenze non esclusive.
L’Europa deve essere all’altezza delle aspettative migliori; diventare il faro della garanzia dei diritti umani.
Per fare ciò va messo un freno sia a questa deriva a cui stiamo assistendo, sia agli Stati che utilizzano il vaccino come strumento di creazione di alleanze internazionali e indebolimento economico per i Paesi avversari.
Torniamo all’idea che la salute è il vero bene da tutelare e che no, non si può proprio brevettare il sole.
Andrea La Malfa
Presidente Arci del Trentino Aps