“…sotto un soffitto di stelle, circondati dall’arte di maestri scalpellini”.
Ritorna finalmente quest’anno il simposio di scultura “Pietre d’Acqua”
La manifestazione si terrà sulle rive del torrente Chieppena, nella frazione di Villa Agnedo.
Il luogo scelto non è casuale: in passato, infatti, il villaggio era noto per i suoi abili scalpellini, che lavoravano il granito estratto con fatica dal massiccio di Cima d’Asta.
L’attività degli scalpellini, organizzati nella Società Anonima Lavorazione Pietra, terminò successivamente all’alluvione del 1966.
A testimonianza del loro lavoro, rimane il campanile della chiesa di Agnedo, realizzato verso la fine dell’Ottocento, con disegno e supervisione di Eugenio Prati. Sono rimaste anche alcune belle fotografie, tra le quali queste due, scattate negli anni Sessanta e provenienti dall’archivio privato di Delio Costa (Scurelle).
La prima è una foto di gruppo dei lavoratori, raccolti intorno ad una pietra riportante la sigla della loro società.
La seconda raffigura lo scalpellino Amilcare Costa al lavoro.
Da giovedì 24 giugno a domenica 4 luglio
Quest’anno assisteremo alla nascita delle opere di Paolo Apolloni, Luca Molinari, Paolo Dolzan, Andrea Voltolini, Aran Ndimurwanko e Julian Soardi.
Le nuove opere saranno inaugurate domenica 4 luglio lungo le sponde del torrente Chieppena, nella frazione di Villa Agnedo.
Nel frattempo è stato allestito un ripasso delle prime cinque edizioni del simposio di scultura sul granito: lo trovate in piazza a Strigno.
Le opere dal vero si trovano lungo la ciclabile che sale a Villa e nel parco Pietre d’acqua fra le frazioni di Villa e di Agnedo.
